Il punto di vista tedesco

Un debito in aumento di 8.800 euro al secondo

Se mai volessimo provare a capire per una volta quale sia il punto di vista tedesco, invece di stare sempre a ripeterci le stesse accuse alla Germania, possiamo leggere il quotidiano economico di Düsseldorf “Handelsblatt”, di venerdì scorso. In redazione, gli analisti sono apparsi preoccupati perché il debito pubblico italiano è cresciuto di 83,3 miliardi di euro in soli sei mesi, Una cifra che supera da sola l’intero programma di aiuti per la Grecia. Il debito dell’Italia aumenterebbe di 8866 euro al secondo. Davanti alla proposta di abolire l’Imu, ad esempio, a Düsseldorf sarebbero propensi a credere che il governo italiano non riesca più a portare avanti i suoi progetti e preferisca considerare l’ indebitamento più alto come il minore dei mali. “Handelsblatt” scrive allora, che “la retorica dell’austerità imposta dalla Germania è una grottesca distorsione della realtà” e questo per la semplice ragione che l’Italia non sa risolvere i suoi problemi, come quasi sempre è stato a dire il vero. Per esempio, in Italia, la stessa proposta di abolizione della tassa sulla casa è stata considerata, dal quotidiano “la Repubblica”, come un modo per far dimenticare i casi Marino e Crocetta, visto che quello De Luca è stato superato brillantemente. In pratica, a Düsseldorf giudicano meglio il governo di come lo giudicano a Roma, non lo accusano di impiegare armi di distrazione di massa. Renzi non sarà capace, ma non necessariamente per questo è un imbroglione. Ma come si può essere capaci quando si sostengono posizioni che mai si sono sostenute? Abbiamo visto il fuoco di sbarramento che nel Pd ha accolto la proposta di Renzi sull’Imu. Il punto è che Renzi ed il suo gruppo almeno fino al 2013 erano ugualmente contrari. Se proprio bisognava abbassare le tasse, si pensasse a quelle sul lavoro non a quelle sulla proprietà. C’era il precedente Padoa Schioppa per il quale pagare le tasse era “bello”. È questa la filosofia residua della sinistra di classe, tanto che alla prova del governo non staremo nemmeno a dire se il Pd fa bene o se fa male, a proporre l’abolizione dell’Imu. Vorremmo invece sapere se riuscirà mai toglierla davvero, dal momento che tutti la consideravano ancora due anni fa una misura inutile. Fra le cose che non facciamo e quelle in cui non si credono, continuiamo pure a prendercela con la Germania che ci accusa di aumentare il debito senza porvi rimedio.

Roma, 21 Luglio 2015